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Photo Azzurra Primavera
ONE CITY
È STATA INAUGURATA A ROMA LA PRIMA TAPPA DI ONE CITY, IL PROGETTO DI SENSIBILIZZAZIONE SOCIALE E RIGENERAZIONE URBANA, ATTRAVERSO IL LINGUAGGIO DELLA STREET ART, CHE PUNTA A INTERCONNETTERE TUTTI I 15 MUNICIPI DELLA CAPITALE ALL’INSEGNA DEI VALORI DEL BONUS CIVIS DI CICERONE
È stato inaugurato, in forma privata, “Valori di Strada”, il primo murales del progetto ONE CITY, al civico 5 di via Arimondi (Portonaccio), sulla facciata del Palazzo degli artisti. Alice Pasquini, street artist romana, è l’autrice dell’opera, che si estende per oltre 200 mq.
“Sono felice di realizzare la prima opera di street art per il progetto ONE City: un murales di 23 x 9 metri, che ho cominciato il 15 ottobre scorso nel quartiere di Casal Bertone. La street art è per sua natura sociale, visibile da tutti, e quando le opere sono realizzate con l’intento di dare nuova vita ai luoghi e di comunicare dei valori, sono un regalo per tutta la Città. Per ONE CITY abbiamo pensato a un murales che non sia solo espressione artistica, ma che possa anche parlare alla cittadinanza, un’opera che racconti una storia e che abbia una funzione pubblica creativa. Sarà una composizione che rompe la prospettiva reale del lungo muro. Ho immaginato le storie e i pensieri che animano la Capitale. Per me rappresenta il viaggio inteso sia come fisico che fantastico. Diversi punti di vista sulla stessa città, storie di quotidianità e sogni, raccontati con l’uso di diverse prospettive e colori onirici”, è il commento di Alice Pasquini.
Alla cerimonia di inaugurazione ha partecipato con un videomessaggio il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo Dario Franceschini: “Davvero un peccato non poter essere oggi, per questa terribile emergenza COVID all’inaugurazione di questa bellissima opera di street art. Io credo davvero che il questo progetto sia assolutamente fantastico e intelligente per tante di ragioni. La prima è che abbiamo lavorato nel nostro Paese per molti anni, e abbiamo fatto bene, per tutelare il patrimonio artistico e architettonico bellissimo che ci hanno lasciato le generazioni venute prima di noi. Abbiamo, sbagliando, immaginato che questo compito fosse talmente assorbente, totalizzante e prevalente da non investire allo stesso tempo in arte contemporanea, in architettura contemporanea, nelle industrie culturali e creative, in tutto ciò che è presente. Dimenticando che tutto è stato contemporaneo. Michelangelo è stato arte contemporanea, Brunelleschi è stato architettura contemporanea, Verdi o Puccini sono stati musicacontemporanea. Anzi, spesso più avanguardie; avanti rispetto al loro tempo. Abbiamo smesso di credere e investire nel grande patrimonio contemporaneo e creativo che c’è in Italia. Per questo nel Ministero abbiamo creato una direzione nuova che si chiama “Creatività contemporanea” sulla quale vogliamo investire, e all’interno della quale c’è arte contemporanea, architettura, fotografia, design, moda. Dentro la quale ci stiamo occupando anche di street art, un settore nuovo, fantastico, pieno di talenti che può rendere migliori le nostre città.”
ONE CITY è la prima tappa del progetto di sensibilizzazione sociale e rigenerazione urbana, attraverso il linguaggio della street art, ideato e sostenuto dall’avvocato e manager d’impresa Luisa Melara.
“Il progetto ONE CITY significa città unita. Abbiamo sentito l’esigenza di trovare una progettualità che possa dare speranza, costruire un futuro migliore e un presente possibile, che possa unire le diversità dei quartieri attraverso i valori identitari del popolo romano dall’antichità classica, quelli del bonus civis di Cicerone. Abbiamo ritenuto di poter esprimere questi valori attraverso la Street Art. Questa sarà la prima opera di un percorso che camminerà in tutti i 15 Municipi di Roma. Un percorso che traccerà una via, quella del buon cittadino. Ho scelto la street art per il progetto ONE CITY perché è una forma di arte straordinariamente inclusiva, e con una dirompente carica pedagogica per l’individuo, per le comunità e per gli attori pubblici che governano. La street art ci ricorda di “non dimenticare”. Questo perché la filosofia della street art si è affermata nel tempo come nuova forma di attivismo per i diritti civili, come invito-partecipativo alla riflessione comunitaria, come atto di sprone per il risveglio delle coscienze, come forma di protesta per non restare in silenzio”, ha dichiarato Luisa Melara.
Il primo murales del ciclo ONE CITY è dedicato alla memoria di Ebru Timtik (1978-Istanbul, 27 agosto 2020), l’avvocatessa e attivista turca per i diritti umani, morta a fine agosto in sciopero della fame per “la giustizia. In questo caso, l’intervento di street art si è ispirato ai valori del bonus civis:humanitas, abstinentia, costantia ed aequitas, perché sono quelli incarnati dalla testimonianza di vita e dall’impegno civile e professionale di Ebru Timtik.
Main partner del progetto ONE CITY è la FILLEA CGIL, rappresentata dal suo Segretario generale Alessandro Genovesi: “Siamo particolarmente contenti di associare il nostro nome all’immagine di una donna potente che si è battuta per la libertà e per i diritti di tutte le donne, non solo nel suo paese ma nel mondo. Oggi siamo qui anche per lottare con i singoli, con la nostra presenza e con l’arte per il tema della parità salariale tra uomini e donne, poiché nel nostro paese, in tempi come questi, sono prima di tutto i giovani e le donne i primi a pagare le crisi e le difficoltà”.
Il progetto è in partnership con l’Associazione Nazionale Presidi Lazio (ANP Lazio). Ogni fase realizzativa del progetto in ciascuno Municipio romano prevederà il coinvolgimento delle scuole del territorio, con una sessione formativa artistica e una sui valori del bonus civis, quest’ultima realizzata in collaborazione con l’Ordine degli Avvocati di Roma, che di volta in volta selezionerà un giurista per condurre una lectio magistralis agli studenti sul tema.
Mario Rusconi (Presidente dell’Associazione Nazionale Presidi Lazio e Roma) ha affermato l’inaugurazione del progetto: “Abbiamo aderito con grande passione a questo progetto perché conosciamo l’importanza del ruolo delle scuole nella formazione dei giovani e del loro futuro, soprattutto nelle zone di periferia. Per noi è una lezione di educazione civica, che vuole ricordare sia un’avvocatessa uccisa da un regime, sia l’importanza di abbellire i nostri quartieri e le nostre scuole per garantire prospettive di bellezza.”
È la prima volta che un progetto artistico e di educazione civica, andrà a collegare e a unire tutti i 15 Municipi della Capitale in un’unica città, in una ONE CITY. Il prossimo Municipio a ospitare la realizzazione di un nuovo murales di ONE CITY sarà il I Municipio, con inaugurazione prevista a marzo 2021.
“In un momento in cui siamo costretti a passare molto tempo in casa a causa della pandemia, avere la possibilità di aprire la finestra e ammirare un’opera d’arte è una grande risposta a un periodo estremamente difficile da un punto di vista sociale, economico e psicologico. Essere qui oggi vuol dire dare una speranza e un futuro alla città e al Paese”, ha asserito Sabrina Alfonsi, Presidente del I Municipio, ricevendo il testimone della staffetta di arte e valori di ONE CITY.
“Anche in un contesto sociale e culturale come il nostro, saturo di immagini d’ogni genere, credo che l’arte possa essere un mezzo di ‘rivoluzione’ del pensiero e della visione, all‘insegna dei valori che ci ha tramandato la cultura classica, ancora più necessario nel tempo della pandemia globale che stiamo vivendo”, è il commento di Cesare Biasini Selvaggi, curatore artistico del progetto.
INFO
ONE CITY
un progetto di: Luisa Melara (Arimondi Circle)
in collaborazione con: Fillea CGIL e Nuove Ri-Generazioni
partner: Associazione Nazionale Presidi Lazio (ANP Lazio), Ordine degli Avvocati di Roma, Framinia services, MADEMA Italia, ASSIBRUNI srl-UnipolSai, BE C curious people
consulenza artistica: Cesare Biasini Selvaggi
coordinamento progetto: Barbara Santoro
referenze fotografiche: Azzurra Primavera
segreteria organizzativa: Ella Sartori, Valeria Palazzi
riprese tv: Giovanni Stella
website: www.arimondicircle.it
IG @arimondicircle facebook/arimondicircle
Una casa d’arte
NATA A ROMA, NEL QUARTIERE DI PORTONACCIO, UN’INEDITA PIATTAFORMA RELAZIONALE, NON VIRTUALE, DI INNOVAZIONE SOCIALE.
Si tratta di un ArtCityLab dedicato alla promozione di un ruolo attivo, integrato e necessario della Cultura e delle Arti in tutti gli ambiti della società contemporanea, per la rigenerazione dei luoghi, l’innovazione industriale sostenibile e per nuove politiche sociali.
UN LUOGO CONCEPITO PER LEGGERE E INTERPRETARE LE COMPLESSITÀ DEI NOSTRI TEMPI, PER AFFRONTARNE LE SFIDE E COGLIERNE LE OPPORTUNITÀ.




The project
ARIMONDI CIRCLE vuole essere una piattaforma non virtuale, un ecosistema di relazioni, in cui, attraverso la condivisione del pensiero e l’osmosi delle competenze più eterogenee della società civile, si immaginano, si studiano e si realizzano progetti e azioni di valore condiviso verso il bene comune, mettendo al centro le comunità e le esigenze delle persone.
ARIMONDI CIRCLE è un innovativo hub relazionale di innovazione sociale, sul terreno della cultura, per contribuire a una visione che si può definire di welfare culturale. Ovvero delle interazioni sistematiche e degli impatti della cultura e delle arti con la sostenibilità ambientale-economica-sociale, la coesione delle comunità, l’innovazione, l’empowerment delle personee il loro ben-essere psicofisico.
Si tratta di un ArtCityLab della Capitale dedicato alla promozione di un ruolo attivo, integrato e necessario della cultura e delle arti in tutti gli ambiti della società contemporanea, per la rigenerazione dei luoghi, l’innovazione industriale sostenibile e per nuove politiche sociali. Un luogo concepito per leggere e interpretare le complessità dei nostri tempi, per affrontarne le sfide e coglierne le opportunità.
Condividere per generare valore, è questo pertanto il principio ispiratore di ARIMONDI CIRCLE, nato dall’idea di tre amici: Luisa Melara, Barbara Santoro e Cesare Biasini Selvaggi, animati da un unico obiettivo comune: quello di offrire un proprio, concreto contributo, moltiplicando forze e punti di vista, alla costruzione di una comunità aperta, inclusiva e sostenibile,orientata al miglioramento della qualità della vita per tutti.
Situato ai confini del popolare quartiere romano di Portonaccio, ARIMONDI CIRCLE è un sapiente esempio di riconversione di spazi industriali che affonda le proprie radici nella storia di un luogo, denso di memoria artistica, creatività e contaminazioni culturali.
EXHIBITIONS
ARCHIVE
Exhibit #1
Roma, 25 ottobre 2019 – 25 gennaio 2020
Rome, October 25, 2019 – January 25, 2020
Protagonisti del primo progetto di apertura, Exhibit #1 di ARIMONDI CIRCLE
14 artisti emergenti italiani: Giuseppe Abate, Thomas Braida, Davide Bramante, Luca De Leva, Emmanuele De Ruvo, Pamela Diamante, Michele Gabriele, Silvia Giambrone, Corinna Gosmaro, Alessia Iannetti, Marta Mancini, Luana Perilli, Fabio Ranzolin, Vincenzo Schillaci.
L’esposizione è stata realizzata in collaborazione con alcune delle principali gallerie di ricerca romane, allo scopo di presentare al pubblico anche il lavoro di un altro importante anello del sistema culturale, quello dei galleristi, fondamentale per il sostegno e la promozione della ricerca artistica italiana. Le gallerie coinvolte sono: ADA, Dorothy Circus Gallery, Gilda Lavia, Matèria, Monitor, Montoro12 Gallery, Studio Stefania Miscetti, The Gallery Apart, White Noise Gallery.
Un progetto di
Luisa Melara
Barbara Santoro
Cesare Biasini Selvaggi
Mostra a cura di
Cesare Biasini Selvaggi
Exhibition coordinator
Barbara Santoro
Organizzazione
Valeria Palazzi
Concept Partners
Get in Touch
Ufficio Stampa ONE CITY
Antonella Madeo